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Un generatore fotovoltaico produce corrente elettrica continua e può quindi alimentare solo carichi che funzionano con questa tipologia di corrente, in genere con tensioni di 12, 24 e 48V. Solitamente i carichi funzionano in corrente alternata e se l’impianto è collegato alla rete elettrica la corrente erogata deve essere necessariamente di questo tipo; gli standard europei prevedono per la rete monofase i 230V / 50Hz e i 400V / 50Hz per quella trifase. Da qui, la necessità di trasformare la corrente continua in uscita dal generatore FV in corrente alternata. Tale compito è demandato all’inverter, che oltre ad occuparsi della conversione CC/AC adatta la tensione di uscita al livello della tensione della rete elettrica per l’immissione in rete. La corrente immessa, infatti deve avere una forma d’onda sinusoidale e sincronizzata con la frequenza di rete e nel caso la rete dovesse venire a mancare, anche solo per brevi periodi, l’inverter deve essere in grado di scollegarsi prontamente. Inoltre caratteristica fondamentale per un inverter è quella di ottimizzare la produzione effettiva di energia dell’impianto rispetto alla radiazione solare incidente, tramite la regolazione del Punto di Massima Potenza (MPP)
Soluzioni tecniche ottimali a seconda delle singole condizioni locali hanno portato alla classificazione di tre diverse tipologie di inverter e di configurazioni:
Inverter di stringa
Inverter multistringa